Finalmente un po’ di buon senso, il pinguino che simboleggia Linux, Tux, ha conquistato anche Montecitorio. Infatti dopo il Senato Francese, anche la Camera dei Deputati ha deciso di passare al Sistema Operativo Open Source, che come sapete, è frutto di lavoro di migliaia di volontari che , attraverso la grande rete, hanno dato vita ad un Sistema Operativo tra i più efficienti e concorrenziali!...

Il servizio di informatica guidato da Annibale Ferrari ha dato cosi attuazione all’ordine del giorno presentato a Luglio scorso da Pietro Folena che chiedeva, tra l’altro, che i Deputati potessero scegliere quale S.O. installare sui computer dei propri uffici e segreterie.

Ora la scelta c’è, tra Windows e Linux (precisamente la versione SuSe sviluppata dalla multinazionale Novell , con la quale la camera aveva già un contratto).

Il progetto, non toccherà solo i computer desktop, ma l’intero sistema. Lo scopo del progetto, che oltre i Deputati coinvolgerà anche l’amministrazione, con una migrazione graduale per tappe, non è però quello di risparmiare (anche se come è ben noto l’open source minimizza i costi: a fare un esempio c’è il Comune di Bolzano , che risparmia un milione di euro l’anno con il software libero), quanto quello di rendere l’istituzione più indipendente dal singolo fornitore (Microsoft) ed avere un maggiore controllo sull’infrastruttura informatica.

La svolta, se così si può definire, riguarderà anche i singoli cittadini che vorranno usufruire la biblioteca di Montecitorio, dove saranno messi a disposizione del pubblico dei desktop con SuSe Linux installato.

Dunque questa rappresenta a nostro avviso una crescita eccellente, che vede sempre più esempi importanti dalla sua, le amministrazioni, gli enti pubblici e privati forse non sanno ancora quanto poter risparmiare.

---

Commenti (0)

RSS feed Comments

Nome

Email

Titolo

Commento

Scrivi i caratteri mostrati

Aggiungi Commento